giovedì 28 febbraio 2008

cambiamenti

Strano, stranissimo. Aspettando il bus vedo queste ragazzine di dodici tredici anni tutte in tiro, piercing sul naso, borsetta rigorosamente di marca, cintura stragriffata, occhiali da sole alle cinque e mezza in un pomeriggio di nebbia, sigaretta in mano. E automaticamente mi viene da pensare alle mie medie e alla differenza che c'è, a quando fumare in seconda sembrava una cosa praticamente assurda e il top a cui si aspirava era l'orecchino in alto sull'orecchio, la vera moda del momento. E ancora prima alle elementari, quando i cartoni al pomeriggio erano le sailor moon, i puffi, e terry e maggie, e solo verso la quinta è arrivata anche rossana, insieme a dragonball, novità assolute che adesso vanno in tivù per la decima volta e vengono quasi snobbate dai bambini. I miei carotni. E i giochi a scuola, quando il massimo del divertimento era saltere le figure con l'elastico nel corridoio o giocare con la pallina di alluminio in fondo alla classe. e adesso al riposo giocano a carte di non so quale moda del moemnto o si scambiano i pokemon con il game boy. Cambio completo, una nuova generazione nel giro di quattro-cinque anni, tanto diversi da non riuscire a riconoscersi in quei ragazzini. Fa sentire grandi e pieni di responsabilità, ultimi rappresentanti di una generazione che si sta estinguendo piano piano. I bambini che passavano l'estate in campeggio correndo a piedi scalzi, che quando stavano piccoli i vestiti si passavano ai fratelli, agli amici e ai fratelli degli amici, che la merenda era ancora il panino con il prosciutto, che le scarpe non erano di marca prima delle elementari (e spesso neanche la nei primi anni), i Bambini con la B, quelli che di pomeriggio si trovavano a turno a casa degli altri per giocare con quei meravigliosi giocattoli che noi non avevamo. Un'altra vita.
E dopotutto mi dispiace per quei bambini di oggi, che forse non proveranno mai tutto questo. Bisogna crescere con calma.

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